Fino ad oggi, per vedere indicizzati i propri contenuti era necessario attendere il passaggio di un crawler ma le cose potrebbero cambiare: già nel 2021 è stato lanciato per la prima volta IndexNow, un protocollo innovativo che voleva favorire l’immediata indicizzazione dei contenuti. A distanza di due anni, cosa sappiamo? E chi lo utilizza?
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IndexNow, dal 2021 ad oggi
I primi ad utilizzarlo sono stati Yandex e Microsoft Bing che proprio nel 2021 hanno lanciato IndexNow per poter dare ai proprietari di siti la possibilità di sottoporre manualmente una pagina segnalando nuovi aggiornamenti o pubblicazioni, così da offrire agli utenti contenuti freschi e di attualità. La licenza di IndexNow può essere applicata a tutti i motori di ricerca grazie all’Attribution-ShareAlike Creative Commons e permette di indicizzare in modo istantaneo pagine, siti e contenuti.
Lanciato per la prima volta a novembre 2021, è stato prima utilizzato da Bing e Yandex per poi vederlo utilizzare anche da altri motori di ricerca. Inizialmente Google sembra essere rimasto fuori dalla mischia, pur essendo stato invitato a testare e utilizzare IndexNow proprio come tutti gli altri motori di ricerca.
Come funziona e a cosa serve IndexNow?
IndexNow può essere paragonato ad un ping, una sorta di segnalazione diretta ai motori di ricerca che vengono così informati della presenza di un nuovo contenuto o di un aggiornamento di una determinata pagina. I siti web più ricchi di news possono così contare sulla celerità di indicizzazione, facendo percepire subito la modifica delle pagine e riuscendo a rimanere molto più competitivi nel mondo del posizionamento.
Il motivo del successo di IndexNow tra gli utenti è semplice: riesce ad offrire un tempismo più rapido, evitando che si debba attendere settimane per far capire ai bot dei motori di ricerca un determinato aggiornamento. Attraverso un solo clic, la segnalazione di aggiornamento viene inviata a tutti i motori di ricerca iscritti che ricevono così l’invito a scansionare la pagina nuova o aggiornata.
Serve per fornire più rapidità ai proprietari di siti web, che hanno così accesso alla possibilità di restare molto più competitivi in termini di posizionamento ma è soprattutto lato utente che viene offerto un servizio molto più efficiente. Oltre a ciò può anche essere considerato uno strumento green, evitando sprechi di domande energetiche ed investendo quindi nella scansione solo delle risorse dove davvero ci sono stati aggiornamenti.
Quali sono i vantaggi
Il nuovo protocollo riesce ad offrire differenti vantaggi:
- Open Source. Trattandosi di un protocollo Open Source tutti possono utilizzarlo ed eventualmente applicare migliorie con lo scopo di fornire un servizio ancora più eccellente.
- Scansione di un numero elevato di URL. Anche per il lancio di un nuovo sito web può essere utilissimo; permette infatti di scansionare fino a 10.000 url contemporaneamente ed è quindi consigliato ad esempio per e-commerce o siti di grandi dimensioni.
- Estensione a tutti i motori di ricerca associati. L’utente che segnala a Indexnow una modifica riesce ad ottenere in un solo clic un ping verso tutti i motori di ricerca che decidono di avvalersene.
Google sta testando IndexNow?
Pochi mesi dopo il lancio anche Google ha confermato di aver testato il protocollo IndexNow già utilizzato da Bing, Yandex e altri motori di ricerca; il motore di ricerca ha mostrato interesse per questo sistema con lo scopo di migliorare davvero l’esperienza dell’utente che ricordiamo essere al primo posto negli interessi di BigG.