Non può esserci un momento di relax, senza un contenuto interessante da leggere, magari sotto l’ombrellone oppure meglio ancora nel bel mezzo di una splendida piscina, qualcuno ha parlato di fenicottero gonfiabile? Per questo motivo abbiamo deciso di lasciare per qualche giorno il nostro amato lavoro, non prima però di avere pronto per voi un articolo degno di interesse. La scelta è andata sulla SEO e su quella che ad oggi penso sia una delle pagine più visualizzate su internet. Stiamo parlando della SERP Google e di tutto ciò che ne consegue.
In questo articolo dunque spiego quale è il significato di SERP, cosa viene visualizzato al suo interno ed alcuni tool per capire in che posizione della pagina compare il tuo sito web. Pronti?
Indice dei Contenuti
SERP significato
La parola SERP è ovviamente un acronimo di Search Engine Results Page, che tradotto in italiano significa “Pagina dei risultati di un motore di ricerca“. Per motore di ricerca si intendono tutti quelli esistenti attualmente sul web, ma noi in realtà quando pronunciamo oppure scriviamo SERP lo facciamo in relazione alla Pagina dei risultati di ricerca di Google.
Per quale motivo ci rivolgiamo solamente a Google? Perchè è il motore di ricerca utilizzato dal 95% degli italiani, ovvero quasi da tutti.
SERP cos’è
A tutti gli effetti la SERP Google non è altro che una pagina costruita dinamicamente in base alle informazioni reperite dall’algoritmo del motore di ricerca e riguardante una specifica ricerca fatta.
In questo specifico caso, l’algoritmo di Google ha reputato interessanti questi contenuti in base alla ricerca effettuata dall’utente. Come si può vedere i contenuti sono diversi: pagine di blog e pagine di forum, ma entrambe le tipologie di pagina rispondono alla ricerca, anche se con un ranking diverso.
Sempre osservando la SERP Google del nostro esempio, è possibile evidenziare come non ci siano annunci pubblicitari a pagamento, quelli per capirci che troviamo di solito nelle ricerche effettuate per l’acquisto di un prodotto.
In questo caso invece, nella SERP Google possiamo vedere come vi siano due tipologie di annunci pubblicitari a pagamento. La prima serie di annunci pubblicitari sono legati allo strumento di comparazione prezzi Google Shopping, che mette in relazione prodotti presenti negli ecommerce con la ricerca effettuata. Il secondo annuncio pubblicitario invece, contraddistinto come tutti dall’etichetta “Ann.” è quello del brand in questione, Adidas, che mette in risalto una specifica promozione in corso sul proprio store.
Tutto questo per dire che, nella SERP ci sono due possibili tipologie di contenuto:
- Organico
- A pagamento (non organico)
La prima tipologia di contenuto compare sempre, mentre la seconda compare solamente quando qualcuno decide di sponsorizzare un annuncio che sarà visualizzato per determinate parole chiave ricercate. Ovviamente nel caso ci siano annunci pubblicitari, questi usciranno sempre nelle prime 4 posizioni della SERP, mentre i contenuti organici si posizionano dopo questa posizione. Al contrario nel momento in cui non sono presenti annunci a pagamento, i contenuti organici vengono visualizzati in base a come l’algoritmo li reputa più interessanti per l’utente.
SERP Tool
Una domanda sorge spontanea a questo punto, perchè Google visualizza nelle prime 4 posizioni i propri annunci pubblicitari? Perchè sono le posizioni più interessanti per l’utente, quelle su cui si ha il maggior numero di clic.
Per questo motivo inizialmente si puntava ad essere primi, anche a pagamento in SERP, mentre ora le cose stanno cambiando. Si percepisce infatti, ed alcuni studi di Google lo confermano, che la propensione dell’utente a cliccare su posizionamenti di tipo “a pagamento” è sempre minore. Questo sicuramente perchè gli utenti del web, capiscono che in questo caso c’è una forzatura dell’algoritmo, che premia solamente i contenuti in base a quanto spendono e non alla loro qualità.
Adesso però veniamo al bello, ovvero scopriamo quali sono i tool che ci permettono di comprendere meglio la SERP, anche in base a fattori che non risultano visibili ad un primo impatto.
SEOZoom
Il tool numero uno per un SEO Specialist italiano e soprattutto gratuito per chi vuole ogni tanto dare un’occhiata a qualche SERP in particolare. A questo indirizzo: https://suite.seozoom.it/ potete, inserendo una parola chiave, capire la difficoltà di arrivare nelle prime posizioni, il volume che questa genera e tante altre info utili a decifrare il comportamento dell’algoritmo di Google.
SEMRush
Il tool di riferimento per i SEO Specialist che guardano anche oltre l’orizzonte italiano. A questo indirizzo infatti, https://www.semrush.com/ è possibile fare lo stesso tipo di ricerca che si effettua su SEOZoom, soltanto vista anche in altre SERP di Google e non solamente su Google Italia.
Sicuramente un vero SEO Specialist deve saper prendere il meglio dai due tool, perchè sono comunque strumenti che elaborano dei dati e che non sono controllati da Google, per cui vanno sempre interpretati con le dovute precauzioni.
Spero di aver fatto luce sulla SERP e su tutto ciò che ne deriva. Più avanti andremo a scoprire altre parole del fantastico universo SEO.