Content Creator: figura legalmente riconosciuta adesso anche in Italia

Il settore tecnologico e digitale può finalmente festeggiare un primo e importante riconoscimento dal punto di vista giuridico-fiscale, della esclusiva figura professionale nota come Content Creator.

Attualmente, il settore della creative economy sta trainando l’Italia verso una svolta che sarà in grado di garantire nuova occupazione, contribuendo allo sviluppo del processo di digitalizzazione.

Il riconoscimento giuridico-fiscale del Content Creator

Martedì 2 Agosto il Senato ha approvato la Legge annuale per il mercato e la concorrenza 2001 (o DDL Concorrenza), dentro la quale si trova anche un emendamento che riconosce la figura del Content Creator come professione ufficiale, con una sua categoria. 

In tal modo, è stata ufficializzata un’attività che in realtà era già presente da anni nel nostro sistema economico, togliendo i cosiddetti creatori di contenuti digitali dalla zona grigia lavorativa in cui fino a oggi sono stati relegati. Il riconoscimento del Content Creator era ormai divenuto un passaggio imprescindibile considerando la velocità alla quale le nuove forme di comunicazione, come Instagram e TikTok, stanno acquisendo importanza.

Grazie al DDL Concorrenza il Governo italiano ha finalmente fatto un passo avanti, adottando decreti legislativi che semplificano gli adempimenti e le attività di controllo, permettendo inoltre la tutela degli interessi pubblici e agevolando la ripresa e il rilancio delle attività economiche del Paese. 

A spingere in questo senso sicuramente c’è stato l’importante ruolo del Web Marketing Festival che, qualche mese fa, attraverso l’intervento del suo ideatore Cosmano Lombardo, ha portato all’attenzione dei deputati italiani quanto fosse impellente la necessità di inquadrare nella legislazione le figure professionali dei content creators, così da tutelare la loro professione e gli interessi dell’intera economia digitale.

Categorie specifiche per i Content Creators

Ciò che adesso dovrà fare l’esecutivo è individuare determinate categorie per i creatori di contenuti digitali, senza ignorare l’effettiva attività economica svolta e, inoltre, prevedendo in anticipo i meccanismi necessari per risolvere le potenziali controversie che potrebbero avere luogo tra creatori di contenuti e piattaforme come TikTok, Instagram o Youtube.

Relativamente al primo punto, ovvero all’individuazione di specifiche categorie per i creatori di contenuti, è molto probabile che sarà adottato un codice Ateco per definire l’attività economica e finalmente inquadrare questa figura professionale ai fini fiscali e contributivi.

Riconoscimento effettivo della figura del Content Creator

Affinché il riconoscimento della suddetta figura professionale sia effettivo, occorre adottare numerosi provvedimenti, quali:

  • abbattere i costi del lavoro;
  • adottare un Contratto Collettivo Nazionale riservato ai lavoratori delle imprese digital-tech e startup;
  • modificare il sistema contrattuale in modo da adeguare i livelli ai meccanismi attuali;
  • creare un codice Ateco per le nuove figure professionali che sono nate negli ultimi anni.

Il risultato lascia ben sperare e sicuramente è stato fatto un importante miglioramento per il futuro. Dall’altro lato, emerge tuttavia come sia necessario prendere una serie di ulteriori provvedimenti per assicurare a questa nuova fascia di lavoratori la possibilità di svolgere la propria mansione nel pieno della tutela e dei diritti spettanti.