AI Overviews da qualche settimana ha fatto ufficialmente il suo esordio nelle SERP italiane, dopo le prime avvisaglie riferibili per l’Europa soprattutto alle SERP UK.
Anche questa volta Google ha segnato un cambiamento significativo – e atteso a breve – nel panorama della ricerca online, generando domande, dubbi e timori in chi ogni giorno prova a lavorare per portare traffico organico al proprio sito.
Per chi non si fosse ancora imbattuto delle AI Overviews Google, possiamo brevemente definirle come risposte generate dall’intelligenza artificiale che appaiono direttamente nei risultati di ricerca (proprio sotto la barra), offrendo agli utenti risposte rapide e sintetiche.
Sebbene questa innovazione migliori l’esperienza dell’utente, allo stesso tempo solleva interrogativi riguardo alla visibilità e al traffico organico dei siti web. In questo articolo, esploreremo cosa sono le AI Overviews di Google, come influenzano la SEO e quali strategie adottare per adattarsi a questa nuova realtà.
Proviamo quindi a tracciare una panoramica di cosa sembra stia cambiando e di come potrebbe evolversi lo scenario di qui a qualche mese, basandoci sui primi dati raccolti da SEMprofile e da altri colleghi.
Indice dei Contenuti
Cosa sono le AI Overviews Google e come funzionano?
Le AI Overviews Google sono riassunti generati automaticamente da modelli di intelligenza artificiale – come per esempio Gemini di Google – che appaiono in cima ai risultati di ricerca. Questi riassunti forniscono agli utenti delle risposte concise e pertinenti rispetto alle loro query ma per chi volesse approfondire l’argomento, al termine del sunto si trovano anche i link delle pagine da cui le informazioni sono tratte (di fatto, sono le fonti selezionate per generare le AI Overviews).
Ecco un esempio di AI Overview Google:

Questo nuovo processo si attiva perciò quando i sistemi di Google determinano che una risposta generativa può essere particolarmente utile per una determinata query. Questi sistemi attingono a informazioni provenienti da una vasta gamma di fonti, inclusi contenuti web e il Knowledge Graph di Google (che, tutto sommato, potremmo definirlo l’antenato di questa nuova modalità), per generare risposte complete e informative.
Impatti delle AI Overviews Google sulla SEO
Il primo punto da chiarire è che – al momento in cui si scrive – la Search Console di Google non indica ancora separatamente i clic provenienti dalle AI Overviews rispetto a quelli dei risultati organici tradizionali.
Per questa ragione, non è ancora possibile tracciare teorie e analisi troppo precise e “scientifiche”, per cui le nostre sono deduzioni basate su esperienza e tanto studio.
Fatta salva questa limitazione, quindi, si possono già individuare alcune linee guida fondamentali per aumentare le probabilità di comparire tra le fonti citate dalle risposte generate dall’intelligenza artificiale. Il discorso a nostro parere è valido anche per i sistemi misti, come per esempio ChatGPT, Perplexity e AI simili.
Sono due i fattori principali da dobbiamo considerare, ad oggi: anzitutto, per comparire come fonte di AI Overviews, occorre essere presenti nei risultati di ricerca rilevanti; significa che è fondamentale che i nostri contenuti siano già ben posizionati nei risultati che l’algoritmo considera nella fase iniziale di analisi della query principale. E quindi tendenzialmente significa che si avranno più probabilità di emergere se ci si trova nelle prime due pagine della SERP e/o negli snippet informativi e/o nelle sezioni “People Also Ask”.
In sintesi: bisogna aver fatto un buon lavoro SEO già da tempo, a prescindere.
La diretta conseguenza del primo punto è che, oltre a rispondere in modo efficace alla query principale, è vantaggioso che lo stesso contenuto sia in grado di soddisfare anche domande correlate o espansioni concettuali che l’IA può generare in fase di elaborazione. In questo modo si aumenta la possibilità che il contenuto venga selezionato come fonte autorevole nel contesto più ampio della ricerca. Insomma, aver lavorato sulla rilevanza semantica estesa è la chiave per cavalcare l’onda delle AI oggi.
Vediamo più in dettaglio come sta dunque accadendo, punto per punto, secondo le nostre rilevazioni:
- Visibilità e Traffico
Le AI Overviews occupano una posizione prominente nella SERP, sopra i risultati organici tradizionali e subito sotto la barra di ricerca.
Questo cambiamento apparentemente può ridurre la visibilità dei siti web, poiché gli utenti potrebbero ottenere le informazioni desiderate senza cliccare su alcun link. Tuttavia, alcuni studi suggeriscono che gli utenti che interagiscono con le AI Overviews tendono a porre domande più complesse e a visitare i siti web con maggiore intenzionalità: teniamone conto. - Qualità dei Contenuti
Proprio per la ragione appena esposta, per essere inclusi nelle AI Overviews, i contenuti devono essere di alta qualità, pertinenti e rispondere in modo preciso alle query degli utenti. Google valuta l’autorevolezza, la pertinenza e la chiarezza della risposta fornita. - Dati Strutturati
L’uso di dati strutturati (Schema Markup) è cruciale per aiutare i motori di ricerca a comprendere il contenuto delle pagine. Implementare correttamente i dati strutturati può aumentare le possibilità di essere inclusi nelle AI Overviews. - Esperienza Utente
Le AI Overviews mirano a migliorare l’esperienza dell’utente fornendo risposte rapide e accurate. Tuttavia, è essenziale che i siti web offrano contenuti approfonditi e di valore per soddisfare le esigenze degli utenti che desiderano esplorare ulteriormente l’argomento.
Strategie SEO per le AI Overviews su Google
Come possiamo dunque muoverci per cogliere le potenzialità di questa innovazione, senza farsi schiacciare passivamente? In realtà occorre semplicemente lavorare su una SEO pulita ed etica, come sino ad ora abbiamo fatto per i nostri clienti.
Quindi, a livello strategico, possiamo operare su:
- Ottimizzazione dei Contenuti
Creare contenuti che rispondano in modo chiaro e completo alle domande degli utenti è fondamentale. Utilizzare un linguaggio semplice, suddividere il testo in paragrafi brevi e includere elenchi puntati può migliorare la leggibilità e la comprensione. - Utilizzo di Dati Strutturati
Implementare correttamente i dati strutturati consente ai motori di ricerca di comprendere meglio il contenuto delle pagine. Ciò aumenta le possibilità di essere inclusi nelle AI Overviews e migliora la visibilità nei risultati di ricerca. - Monitoraggio delle Prestazioni
Utilizzare strumenti come Google Search Console e Ahrefs per monitorare le performance delle proprie pagine nei risultati di ricerca. Questi strumenti forniscono dati utili per ottimizzare ulteriormente i contenuti e le strategie SEO. - Adattamento alle Intenzioni di Ricerca
Comprendere l’intento di ricerca degli utenti è essenziale per creare contenuti pertinenti. Analizzare le query di ricerca e adattare i contenuti alle esigenze degli utenti può aumentare le probabilità di essere inclusi nelle AI Overviews.
Clienti SEMprofile vs Overviews: cosa facciamo?
Allo stato attuale, le AI Overviews ci appaiono come una sfida e un’opportunità per i professionisti SEO. Adattarsi a questa nuova realtà richiede un impegno continuo nella creazione di contenuti di alta qualità, nell’ottimizzazione tecnica e nell’analisi delle performance… Ma non è forse questa l’unica modalità operativa che conosciamo e che applichiamo in SEMprofile?
Riassumendo, infatti, i fattori che influenzano la possibilità di essere inclusi nelle AI Overviews sono:
· Credibilità della fonte: la reputazione e l’affidabilità del sito o dell’autore sono elementi chiave.
· Rilevanza tematica: il contenuto deve essere strettamente connesso all’intento della ricerca.
· Aderenza informativa alla domanda: le informazioni fornite devono rispondere in modo diretto e puntuale alla query dell’utente.
· Organizzazione logica del contenuto: una struttura ben articolata, con paragrafi chiari e gerarchia informativa evidente, facilita l’analisi da parte dell’algoritmo.
Con le giuste strategie, è possibile sfruttare le AI Overviews per migliorare la visibilità e l’efficacia delle proprie attività online, senza timore di lasciarsi sopraffare da evoluzioni che nel tempo vanno capite, studiate e utilizzate a proprio vantaggio.
Cosa può fare SEMprofile ad oggi?
- Analizzare la situazione specifica per il tuo sito.
- Ripensare e riscrivere i contenuti per renderli “appetibili” per l’AI Overview.
- Aggiornare la strategia SEO per non rimanere indietro.
- Sistemare i dati strutturati facendo un check-up complessivo.
- Tenere d’occhio e aggiustare il tiro strada facendo.
La nostra pratica quotidiana ci consente di monitorare costantemente i cambiamenti in SERP e nell’architettura delle AI, offrendo ai nostri clienti strategie di marketing globali mirate e attualizzate.