Il WebP, come già si evince dal titolo e dal nome stesso, è un formato applicabile alle immagini, creato per migliorare le performance del web, per renderlo più veloce e altamente performante, in grado di garantire una user experience di alto livello al contempo.
È sinonimo di qualità a dimensioni contenute: l’immagine con un’estensione WebP mantiene una risoluzione ottimale con il minor peso possibile in termini di kB, senza dover per forza di cose sacrificare lo spazio di archiviazione.
Il file WebP, come poc’anzi accennato, migliora l’esperienza dell’utente nell’usabilità ma anche il lavoro degli sviluppatori nella progettazione e nella realizzazione di un sito web.
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Che cos’è il formato WebP?
Il formato WebP è quindi in grado di mantenere la qualità di un’immagine nonostante le contenute dimensioni: le immagini caricate sui siti web con questo tipo di estensione, permettono di essere velocemente elaborate grazie al contenuto utilizzo della larghezza di banda.
L’utente che naviga su un sito creato con questo tipo di file, sarà in grado di avere una user-friendliness qualitativamente alta, risparmiando, al contempo, la carica della batteria del proprio device (meglio ancora se mobile).
La forza di questo tipo di formato, assolutamente smart, sta nella codificazione dei pixel di un’immagine. La differenza tra i componenti elementari (pixel) è la sola a essere codificata: i dati in sovrabbondanza sono rimossi e i pixel possono essere copiati più volte all’interno di un singolo file.
Il salvataggio dei dati diversi e l’eliminazione dei ridondanti, permette di avere più spazio di archiviazione. Ecco perché Il formato WebP è privilegiato rispetto ai più comunemente conosciuti (JPEG o PNG).
Come è nato il formato WebP?
Il WebP, formato made in Google, è stato rilasciato sul web da Big G nell’ormai lontano 2010, appena dopo il “primogenito” WebM: formato video con origini sul codec video VP8 lanciato dalla On2 Technologies, piccola società statunitense genitrice dei TrueMotion Codec Video.
Google acquisisce i prodotti della On2 Technologies nel febbraio del 2010, a seguito dell’esigenza di avere un nuovo formato video con contenuta conversione di dati.
È da questa prima esigenza di compressione che nasce, nel settembre dello stesso anno, il “secondogenito” WebP: un formato open source, creato a titolo completamente gratuito, in grado di memorizzare senza perdere qualità.
Quali sono i vantaggi del formato WebP?
L’utilizzo di immagini con formato WebP sono, senza ombra di dubbio, un plus per il web. Di seguito i principali vantaggi:
- immagini più “light” senza perdita di dati e qualità (26% in meno rispetto al più conosciuto formato PNG e fino al 34% rispetto al JPEG);
- più spazio di archiviazione grazie a una ridotta quantità di memoria;
- più spazio web grazie alle contenute dimensioni di questo tipo di file;
- ridotto utilizzo di batteria dei device utilizzati per la navigazione;
- più veloce caricamento delle pagine web con conseguente usabilità di alto livello;
- primi posti nella SERP di Google (che, ovviamente, premia l’utilizzo dei suoi prodotti).
Come convertire un’immagine in WebP?
Sarà più semplice del previsto ottimizzare un sito web in quest’ottica, utilizzando immagini con formato WebP, anche se in un primo momento saranno solo i formati PNG o JPEG a essere a nostra disposizione. Online si possono reperire degli ottimi tool, completamente gratuiti, in grado di convertire le immagini in men che non si dica.
Sarà sufficiente scegliere uno dei migliori convertitori disponibili sul web e, direttamente in homepage, selezionare il formato di file da convertire e quello di destinazione (WebP nel caso specifico). Caricare poi il file da pc, cloud o url e, ad upload completato, cliccare infine su “converti”. A conversione terminata, basterà un click per effettuare il download del file ora pronto a sfrecciare sul web!