Google lancia un nuovo crawler chiamato GoogleOther

Google lancia un nuovo crawler chiamato GoogleOther

Se c’è una cosa che abbiamo imparato da Google è che i suoi ingegneri e il team innovazione sono sempre in movimento, per poter offrire nuovi servizi e soprattutto per rendere l’esperienza dell’utente sempre più completa e piacevole. Tra le ultime novità c’è GoogleOther, il nuovo crawler che l’azienda è già pronta a lanciare.

Cos’è un crawler

Un crawler, anche conosciuto come spider o robot, è un programma informatico utilizzato per esplorare il web in modo automatico e sistematico; il suo obiettivo principale è quello di raccogliere informazioni sul contenuto delle pagine web visitate, analizzandone il testo, i link, le immagini e altri elementi presenti.

In pratica, opera come una sorta di “web spider”, che si muove da pagina a pagina seguendo i collegamenti ipertestuali e registrando tutte le informazioni rilevanti che possono poi essere utilizzate per diversi scopi, ad esempio per l’indicizzazione dei motori di ricerca, la creazione di archivi web, la raccolta di dati statistici, la sorveglianza delle attività online e così via.

L’ultima novità firmata Big G

Che Google in questo periodo stia investendo tanto in sviluppo non è una novità, dopo aver preparato il primo concorrente ufficiale di ChatGPT ecco che torna alla carica lanciando un nuovo crawler presentato al mondo con il nome di GoogleOther.  L’obiettivo è quello di aiutare gli altri bot dell’azienda a scansionare il web, così da offrire risultati più precisi e soddisfacenti agli utenti, andando anche a reagire più velocemente alle nuove pagine create online. A raccontare del lancio di GoogleOther è stato Gary illyes che tramite LinkedIn ha divulgato la notizia.

Le curiosità svelate su GoogleOther

Al momento c’è ancora molto segreto attorno a GoogleOther ma alcune informazioni sono state diffuse dal portavoce di Google che attraverso Linkedin e una pagina specifica ha raccontato alcune curiosità. Si tratterebbe di un crawler generico per poter recuperare i contenuti accessibili messi a disposizione dai diversi siti web e dai portali; GoogleOther tra le altre cose risponde sempre alle regole dei file robots.txt.

Le differenze con i bot precedenti

Al momento non sono molte le informazioni fornite da Google se non che verrà utilizzato per scopi interni e per poter alleggerire la tensione su Googlebot; in poche parole il precedente non verrà archiviato e non andrà in pensione ma delegherà alcune mansioni alla nuova creazione. Mentre molti curiosi si interrogano sul legame tra il nuovo Bard e GoogleOther, l’azienda esprime silenzio e riserbo in merito.

Bloccarlo è consigliato?

Un’altra domanda che sembra girare in rete è quella di bloccare GoogleOther. Al momento non è chiaro cosa succederebbe ad un sito web, in caso si proceda con un blocco del bot ma quello che consigliano gli esperti è di non bloccarlo a meno che non metta in difficoltà il server su cui ti appoggi. Sappiamo anche che molti proprietari di siti web controllano periodicamente quali bot scansionano il portale; qualora individuassi il passaggio di GoogleOther non ti allarmare perché si tratta di una novità firmata Google e non è in alcun modo pericolosa.