Differenza tra Inbound e Outbound Marketing: il confronto

Differenza tra Inbound e Outbound Marketing: il confronto

Inbound e Outbound Marketing sono due differenti strategie che vengono adottate dalle aziende che si prefiggono come obiettivo quello di aumentare i propri fatturati. Pur essendo diametralmente opposte, queste strategie servono dunque per raggiungere il medesimo fine: ma cosa sono esattamente Inbound e Outbound Marketing? Scopriamolo insieme.

Outbound e Inbound Marketing a confronto

L’Outbound Marketing è una strategia considerata tradizionale. Con l’Outbound lanciamo un messaggio a un pubblico più o meno ampio con l’obiettivo di creare un bisogno che attiri un buon numero di persone, che auspicabilmente diverranno clienti.

Assistiamo a molti casi di Outbound Marketing guardando la televisione, ascoltando la radio e leggendo annunci e volantini. Le varie pubblicità su ognuno di questi canali fanno parte di una strategia di tale tipo, che interrompe l’attività del consumatore in quel dato momento per fargli vedere o ascoltare la pubblicità.

Per quanto riguarda l’Inbound Marketing, il suo nome è stato ideato dall’azienda americana HubSpot nel 2005 per indicare una strategia innovativa volta ad attirare nuovi clienti, ma senza essere invadente. È probabile che negli Stati Uniti, come altrove, il cliente si sentisse soffocare dalle pubblicità aggressive e dalle chiamate a freddo dei call center.

Si compone di una serie di strategie sia digitali, che di mercato, che sono informative e non intrusive e fanno sì che sia l’utente a trovare il brand senza che venga interrotto durante le sue attività quotidiane. Per arrivare a questo risultato occorre analizzare e studiare le buyer personas, ovvero i prototipi dei clienti ideali per un’azienda.

Differenze tra Outbound e Inbound Marketing

Innanzitutto, Outbound e Inbound Marketing si differenziano per il tipo di comunicazione. Se nel primo caso è una a molti (one-to-many), quindi uno stesso messaggio diffuso a tante persone, nel secondo è personalizzata in base alla buyer persona.

Infatti, l’Inbound si basa sullo studio demografico e psicologico del cliente ideale, creando una o più buyer personas. Solo dopo questa fase viene strutturata una strategia che mette al centro le necessità del cliente ideale, in modo da avvicinarlo alla proposta dell’azienda.

Di conseguenza, se l’Outbound è focalizzato sul prodotto/servizio che deve essere lanciato e cerca di catturare il maggior numero di persone possibile, l’Inbound invece ruota attorno alle esigenze dei potenziali clienti in un dato momento e li rende protagonisti mostrando quello di cui hanno bisogno, le loro esperienze e così via.

Un’altra differenza fondamentale tra le due strategie riguarda i mezzi attraverso i quali vengono veicolati i messaggi. L’Inbound Marketing utilizza la SEO, studiando gli intenti di ricerca delle buyer personas, e la sfrutta per creare il sito web aziendale e il blog. Inoltre, raggiunge e comunica con il suo pubblico attraverso l’uso di profili aziendali sui social network, con le campagne ads e con le newsletter.

Per gli utenti che mostrano interesse per prodotti/servizi del brand attraverso azioni come l’iscrizione alla newsletter, vengono poi sviluppati dei “premi” che coccolano l’utente: sconti, white paper e così via. 

Come accennato, invece, i mezzi tradizionali dell’Outbound sono: gli annunci su giornali, televisione e radio; le pubblicità push (es. i pop-up), i volantini, il telemarketing, i cartelloni pubblicitari e simili. 

L’approccio al consumatore delle due strategie è dunque molto diverso sia nel modo in cui l’azienda raggiunge il potenziale cliente, sia nel tipo di messaggio lanciato ai consumatori. Scegliere quale prediligere tra l’una o l’altra non è sempre semplice, l’ideale è rivolgersi ad esperti del settore che siano in grado di studiare il brand, il mercato e il pubblico da raggiungere prima di fornire una risposta mirata.