Google EEAT: una “E” in più per l’esperienza

Google EEAT

Google è da sempre alla ricerca di soluzioni per mettere in primo piano i contenuti di qualità e garantire informazioni davvero utili agli utenti. Per fare questo, il famoso motore di ricerca ha introdotto un nuovo concetto che consente di stabilire se il tuo sito presenta contenuti scritti realmente da un esperto.

Da Google EAT a EEAT, ma di cosa si tratta?

Il principale obiettivo degli algoritmi di Google per stabilire la SERP di una determinata ricerca è di preferire sempre contenuti di qualità che si dimostrano effettivamente utili per l’utente. Negli ultimi anni l’azienda americana ha lavorato costantemente in questa direzione per mettere a disposizione dei propri utenti un prodotto in grado di filtrare gli articoli e i post effettivamente utili.

In pratica, si tratta di una soluzione che consente di dimostrare che il tuo sito viene gestito da una persona che conosce in maniera approfondita l’argomento e soprattutto ne è un esperto. Questo è possibile con il cosiddetto Google EEAT.

Queste quattro lettere stanno per Experience, Expertise, Authoritativeness e Trustworthiness. In realtà, si è verificato una sorta di upgrade perché fino a qualche tempo fa esisteva il concetto EAT, ossia Expertise, Authoritativeness e Trustworthiness.

In pratica, Google utilizza un sistema basato sulla competenza, sull’autorevolezza e sull’affidabilità per scoprire se i contenuti restituiti da una ricerca siano effettivamente utili per gli utenti. Questo procedimento di valutazione è stato poi  arricchito di una “E”, per cui si è arrivati all’acronimo EEAT,  aggiungendo anche Experience.

In questo modo, Google è intenzionato a scoprire se tu sei anche un esperto degli argomenti che tratti sul tuo sito, perché se non lo sei il tuo contenuto potrebbe essere non approfondito e presentare inesattezze a tutto svantaggio dell’utente.

Tutto questo contribuisce a stabilire il ranking e quindi la visibilità di un sito rispetto a una tematica. Inoltre, è anche una forma di tutela per il tuo lavoro, perché in questo modo eviti di proporre un qualcosa che renderebbe il sito poco credibile agli occhi degli utenti. Dunque, se il tuo sito supera i test che vengono previsti in ottica EEAT, il contenuto otterrà maggiore visibilità rispetto alla parola chiave in oggetto.

Experience

In pratica, c’è una valutazione che tiene conto di questi quattro fattori a partire dal primo, experience. Si tratta di una ricerca per reperire informazioni circa l’autore dell’articolo e l’esperienza di prima mano maturata nell’ambito di riferimento.

Expertise

L’expertise, invece, potrebbe far riferimento ad una possibile certificazione o riconoscimento, ma è comunque più importante la profondità della conoscenza e della comprensione che un semplice pezzo di carta. Spiegare concetti complessi in un linguaggio semplice da capire (magari il tutto correlato da prove ed esempi) è la chiave.

Authoritativeness

Authoritativeness sta per autorevolezza in un argomento: questo fattore tiene conto di ciò che pensano le altre persone circa contenuti che hai prodotto e pubblicato nel tempo ovviamente relativi allo stesso argomento.

Trustworthiness

Infine, la Trustworthiness tiene conto della tua affidabilità. Parliamo di un valore che puoi costruire nel tempo e per il quale vengono valutate le informazioni che tu metti a disposizione dell’utente e come quest’ultimo li percepisce. Sarà l’utente stesso a stabilire se sei affidabile o meno.

Quali sono gli aspetti da migliorare secondo Google EEAT?

Google EEAT è un aspetto fondamentale da considerare se vuoi avere successo con i tuoi contenuti. Il modo per migliorare è sempre lo stesso: fornire ai tuoi lettori dei contenuti di qualità che fanno riferimento alla tua esperienza per costruire credibilità, autorità e fiducia nel tuo pubblico.

Il consiglio è innanzitutto quello di approfondire quanto più possibile ogni argomento trattato, magari inserendo dati specifici, grafici che mostrano l’andamento nel periodo e tanti altri elementi che certamente saranno apprezzati.

Il contenuto può essere anche arricchito con l’inserimento di informazioni in formato video oppure attraverso infografiche ed immagini che riprendono il concetto trattato rendendolo ancora più semplice e fruibile. Cerca, nel tempo, di costruire una sorta di libreria virtuale a cui i tuoi visitatori possono fare riferimento per ottenere informazioni che siano affidabili e approfondite. Devi cercare di diventare una loro risorsa e vedrai che i risultati non tarderanno ad arrivare.

In conclusione, se vuoi migliorare la posizione del tuo sito nei risultati di ricerca per determinate keyword, devi porre attenzione a Google EEAT, un concetto che filtra i contenuti permettendo agli utenti di accedere soltanto a quelli migliori e più utili.

Per crescere in credibilità e rientrare nei parametri devi innanzitutto proporre contenuti esaustivi e specifici e poi utilizzare informazioni aggiuntive attraverso immagini, video e magari condividere il tutto attraverso i tuoi canali social.