Brand awareness: cos’è e perché è importante per il web

Negli ultimi anni la concorrenza nel mondo del digital marketing è più che mai elevata, non stupisce quindi che temi come il miglioramento della Brand awareness siano diventati al centro di continue discussioni, volte al potenziamento della propria attività commerciale.

Lo scopo finale è ovviamente quello di elevare il numero di clienti e la loro rete e di conseguenza la propria redditività. Vediamo quindi nel dettaglio cosa si intende con questo concetto e come può venirti in aiuto in molteplici ambiti.

Brand awareness e l’importanza di avere un proprio marchio

Se conosci l’inglese, saprai bene che il termine “Brand awareness” indica la notorietà di un brand. Una spiegazione che da sola già può darti un’idea chiara di che cosa stiamo parlando.

Il grado di notorietà del tuo marco tra i tuoi possibili utenti è un tema importantissimo per tutti coloro che navigano nel mondo del Web marketing e che sanno quanto possa essere d’aiuto alla propria azienda rafforzare la propria presenza online e soprattutto come gli utenti percepiscono i prodotti e l’azienda.

Il grado di riconoscibilità del tuo brand, infatti, è direttamente collegato al grado di conoscenza di un determinato prodotto da parte del pubblico. Più questo è alto e più sarà probabile che in momenti di necessità queste persone punteranno proprio all’acquisto della tua merce.

Conoscere un marchio significa fidarsi di più rispetto alla concorrenza, è necessario quindi che tu sappia farti conoscere nel modo giusto nel mondo del web, così da avere un valore aggiunto rispetto ai tuoi competitor.

D’altronde, è noto che le persone non sempre acquistano per sola necessità, ma anche per altri motivi meno importanti, come il voler adattarsi a una moda del momento o per testare la qualità di un prodotto o la fama di un marchio.

Questo implica che più sarai in grado di farti conoscere e più alta sarà la soglia delle tue vendite. Un processo comune in tantissimi settori, ma che si rafforza ancora di più in quelli più competitivi, in cui l’utente tenderà a scegliere il brand che per primo gli balzerà alla mente, ovvero il più noto o quello di cui ha sentito più spesso parlare, perché a lui più familiare e quindi degno di fiducia.

Come fare a misurare la propria brand awareness

Come abbiamo detto, un marchio per contribuire al benessere della tua azienda e per poter fare breccia nel cuore dei consumatori deve essere noto, ma non solo, perché deve anche sapersi allacciare a caratteristiche o associazioni positive.

Ma come possiamo misurare a questo punto il livello di Brand awareness che abbiamo raggiunto? Semplice, oltre a strumenti utili di cui potrai servirti, come Google Analytics, Google Search Console, Facebook e Instagram Insights, potrai fare riferimento a una classifica detta Piramide di Aaker, che ne raccoglie i dati.

I 4 step che la compongono riguardano rispettivamente la Unaware of brand, ovvero la non conoscenza del brand, la Brand recognition, il suo grado di conoscenza, la Brand recall, il grado di collegamento tra il brand e la tipologia di prodotti e bisogni accontentati e, infine, la Top of mind.

Quest’ultima, in particolare, ti dirà quanto il tuo brand è in grado di venire subito alla mente del consumatore al momento del bisogno.