C’è un’operazione imprescindibile che rappresenta una priorità in ogni strategia SEO: ottimizzare l’indicizzazione dei contenuti, soprattutto oggi che ci si muove in un ecosistema digitale sempre più articolato e competitivo.
Tra gli strumenti fondamentali in questo processo, la sitemap occupa un ruolo centrale. In questo articolo analizzeremo cosa sono le sitemap, come crearle correttamente, quali sono le differenze tra sitemap.xml e sitemap html e come inviarle a Google per massimizzare il rendimento SEO.
Addentriamoci in questa guida passo passo per acquisire la gestione tecnica della tua sitemap xml.
Cos’è una sitemap e a cosa serve
Una sitemap è un file che elenca tutte le pagine di un sito web (o in alternativa una selezione di esse), con l’obiettivo di aiutare i motori di ricerca a scoprirle, leggerle e indicizzarle correttamente. Questo file diventa una vera e propria mappa del sito per i crawler come Googlebot, fornendo informazioni importanti su quando una pagina è stata aggiornata, quanto spesso viene modificata e qual è la sua priorità rispetto alle altre.
Utilizzare una sitemap è importante per la SEO tecnica perché contribuisce a migliorare la copertura dell’indicizzazione, specialmente per siti molto grandi, con contenuti dinamici o con una struttura complessa. Inoltre, è uno strumento utile per ottimizzare il cosiddetto crawl budget, ovvero il tempo e le risorse che Google dedica a scansionare un sito web.
Possiamo distinguere principalmente due tipi di sitemap: sitemap XML e sitemap HTML, ognuna con funzioni e destinatari differenti.
Sitemap XML e HTML: le principali differenze
Le differenze tra sitemap.xml e sitemap html sono sostanziali e dipendono dal pubblico a cui sono rivolte.
- Sitemap XML: è progettata per i motori di ricerca. Si tratta di un file in formato XML strutturato per facilitare la scansione da parte dei crawler. Viene utilizzata da Google, Bing e altri motori per comprendere la struttura del sito e individuare contenuti nuovi o aggiornati. La sitemap xml non è quindi destinata agli utenti finali, bensì è pensata per ottimizzare la comunicazione tecnica tra sito e motore di ricerca.
- Sitemap HTML: è una pagina web accessibile agli utenti, creata per migliorare la navigazione interna del sito. Serve principalmente per offrire una visione completa delle pagine principali e agevolare l’esperienza utente, soprattutto in presenza di una struttura complessa o gerarchica. Quindi, ha uno scopo completamente diverso dalla sietmap XML.
L’una non esclude l’altra, infatti entrambe le versioni possono coesistere e, in certi casi, migliorare insieme l’esperienza SEO complessiva. Procederemo con l’analizzarle singolarmente, per essere ancora più precisi.
Sitemap.xml: caratteristiche e come funziona
Una sitemap.xml è un file testuale formattato in linguaggio XML che elenca le URL del sito insieme a metadati associati. Questi metadati aiutano i motori di ricerca a interpretarne il contenuto, la frequenza di aggiornamento e la priorità delle pagine.
Ecco i principali tag che compongono un file sitemap.xml:
- <urlset>: è l’elemento radice del file. Racchiude tutte le URL.
- <url>: rappresenta ogni singola pagina del sito.
- <loc>: indica la posizione (URL) della pagina.
- <lastmod>: segnala la data dell’ultima modifica.
- <changefreq>: indica la frequenza prevista di aggiornamento (es. daily, weekly, monthly).
- <priority>: definisce la priorità della pagina rispetto alle altre (valori da 0.0 a 1.0).
Specifichiamo che non tutti i tag sono obbligatori ma possono essere utili per comunicare più informazioni a Google e altri motori. Ad esempio, Google potrebbe usare <lastmod> per determinare se una pagina va nuovamente “studiata”, rendendo dunque più attuale il suo contenuto da proporre agli utenti del motore di ricerca.
Ecco un esempio di codice sitemap.xml:
<urlset xmlns="http://www.sitemaps.org/schemas/sitemap/0.9">
<url>
<loc>https://www.example.com/prodotto-a</loc>
<lastmod>2025-07-28</lastmod>
<changefreq>weekly</changefreq>
<priority>0.8</priority>
</url>
</urlset>
Cosa significa all’atto pratico questo inseme di tag? Questo piccolo frammento rappresenta una pagina con priorità alta, modificata recentemente e aggiornata ogni settimana.
Come creare una sitemap.xml passo dopo passo
Creare una sitemap xml non è complicato ma bisogna scegliere il metodo giusto in base alla struttura del sito e al proprio livello tecnico.
Ecco in estrema sintesi come creare sitemap.xml, sia manualmente che con strumenti automatici.
- Metodo 1: strumenti automatici (sitemap generator)
Ideale per chi vuole generare la sitemap in pochi minuti, senza competenze tecniche specifiche, quindi in una situazione di fai da te. - Metodo 2: plugin CMS come WordPress
Perfetti per chi usa un CMS moderno e vuole gestire la sitemap in modo automatico e dinamico. - Metodo 3: creazione manuale
Utile per chi ha un sito statico o sviluppato custom e vuole avere il pieno controllo sul file; richiede delle competenze tecniche più approfondite rispetto alle precedenti soluzioni.
Creare una sitemap xml in WordPress con Yoast SEO o Rank Math
Vediamo allora come muoversi quando ci si avvale di WordPress; possiamo partire con il dire che i plugin come Yoast SEO e Rank Math semplificano enormemente la gestione delle sitemap in WordPress. Appena installati, infatti, generano automaticamente una sitemap.xml dinamica, sempre aggiornata.
In particolare, per Yoast SEO la sitemap è disponibile su /sitemap_index.xml. Facciamo presente che è sempre possibile escludere alcuni contenuti (categorie, tag, post) dalle impostazioni del plugin.
Quanto a Rank Math, è simile a Yoast e offre una gestione granulare delle URL nella sitemap.
In entrambi i casi, consigliamo sempre di rivedere bene le opzioni e escludere le URL che non devono essere indicizzate, come pagine di ringraziamento, archivi inutili o contenuti duplicati: in questo senso, la personalizzazione è possibile e anzi è altamente consigliabile.
Creare una sitemap manualmente con Screaming Frog
Abbiamo anche un’altra possibilità per creare una sitemap in maniera manuale: usando Screaming Frog SEO Spider. Si tratta di un software professionale che permette di eseguire una scansione completa del sito e generare una sitemap xml basata sulle URL trovate.
Indichiamo in sintesi la procedura normalmente attivata:
- Avvia Screaming Frog e inserisci l’URL del sito.
- Attendi la fine della scansione.
- Vai su “Sitemaps” > “Create XML Sitemap”.
- Personalizza le opzioni (includi/excludi URL, imposta priorità e frequenza).
- Salva il file .xml sul tuo computer.
- Caricalo nel root del tuo server via FTP.
Questa soluzione solitamente si rivela pratica e utile per chi ha un sito custom non WordPress.
Generare una sitemap online con tool gratuiti
Vediamo ora quali sono le risorse gratis per chi cerca soluzioni rapide: esistono infatti diversi sitemap generator online gratuiti. I più popolari sono:
- XML-sitemaps.com
- SEO SiteCheckup
- Small SEO Tools
Pur nelle peculiari caratteristiche dell’uno e degli altri, generalmente il funzionamento di base è lo stesso per tutti. Affinché venga generata una sitemap, occorrerà infatti procedere in questo modo:
- Inserisci il dominio principale nel tool.
- Avvia la scansione automatica.
- Scarica il file .xml generato.
- Carica il file nella root del sito tramite FTP (per esempio all’indirizzo https://www.sito.it/sitemap.xml).
C’è un dettaglio a cui prestare attenzione prima di procedere con uno di questi strumenti: questi tool funzionano bene su siti piccoli o medi. Questo significa che, in presenza di siti di grandi dimensioni oppure di siti particolarmente dinamici, si potrebbero rivelare non aderenti alla richiesta: potrebbero infatti presentare dei limiti.
Altro sulla sitemap
Fin qui, abbiamo analizzato in sintesi le procedure per la creazione di una sitemap, tuttavia è bene tenere a mente che la gestione delle sitemap non si esaurisce con la loro strutturazione e implementazione tal quale. Esistono infatti altri aspetti importanti da considerare, come per esempio la relazione con il file robots.txt, le sitemap per le immagini e il monitoraggio tramite Search Console: tutti dettagli che possono diventare cruciali (nel bene e nel male) in questo specifico contesto.
Sitemap e file robots.txt: come funzionano insieme
Il file robots.txt è un altro strumento chiave della SEO tecnica, poiché serve per comunicare ai crawler quali aree del sito possono (o al contrario non possono) essere scansionate. All’interno di questo file è possibile anche indicare la sitemap del sito, facilitando il lavoro del crawler.
Tuttavia, è importante sapere che non è obbligatorio inserire la sitemap nel robots.txt: si tratta di un’opzione certamente utile ma la sitemap può (anzi dovrebbe) essere comunque inviata direttamente tramite Google Search Console. Possiamo quindi concludere che l’inserimento nel robots.txt è consigliato ma non essenziale.
Sitemap immagini: perché è utile anche per le foto
Passiamo ora ad introdurre l’argomento sitemap immagini: è una variante della sitemap tradizionale, pensata per facilitare l’indicizzazione delle immagini da parte di Google Immagini.
Questa sitemap è utile per specificare ai crawler quali immagini sono presenti sulle pagine e fornisce dati aggiuntivi. La consigliamo in particolare per:
- ecommerce, dove le immagini dei prodotti sono cruciali;
- blog fotografici e portfoli visivi, per la natura stessa di questi contenuti;
- siti che puntano a generare traffico tramite Google Immagini (potrebbero essere anche siti di news, in certi contesti).
Vediamo allora come agire per migliorare la SEO delle immagini; perciò, oltre alla sitemap immagini, assicurati di:
- Usare filename descrittivi (no “IMG123566.jpg” ma “borsa-cuoio-tracolla.jpg”).
- Ottimizzare il tag alt con parole chiave rilevanti.
- Ridurre le dimensioni dei file per velocizzare il caricamento.
Tra gli strumenti di cui abbiamo già parlato, segnaliamo che Yoast e Rank Math includono automaticamente le immagini nella sitemap standard ma ovviamente, in tutti gli altri casi, è sempre possibile creare sitemap separate se necessario.
Come inviare la sitemap a Google e monitorarla
Una volta creata la sitemap, è fondamentale inviarla a Google tramite Search Console.
Lo scopo è anzitutto accertarsi che Google abbia trovato la sitemap e quindi che abbia fatto la conoscenza del sito, indicizzandolo. Inoltre, è importante procedere per verificare eventuali errori di lettura (e quindi correggerli appena possibile, ri-comunicando il tutto a Google Search Console) e infine questa operazione è sempre efficace al fine di onitorare lo stato di indicizzazione delle URL elencate.
Vediamo allora insieme qual è la corretta procedura per inviare la sitemap:
- Accedi a Google Search Console.
- Seleziona la proprietà del tuo sito.
- Vai su “Sitemap” nel menu laterale.
- Inserisci il percorso completo della sitemap (es. /sitemap.xml).
- Clicca su “Invia”.
Google inizierà a leggere la sitemap e mostrerà lo stato (successo, errore, URL escluse, ecc.).
A prescindere da come si svolgerà il processo la prima volta, consigliamo di non dimenticare di controllare periodicamente lo stato e correggere eventuali anomalie nel corso del tempo, così da porvi rimedio prima possibile, evitando così problemi e penalizzazioni.
Quindi, gestire correttamente una sitemap xml è uno degli elementi cardine per un sito web ottimizzato lato SEO: non solo migliora l’indicizzazione dei contenuti ma fornisce una struttura chiara e interpretabile ai motori di ricerca, influendo direttamente sulla visibilità del tuo progetto online.
Con le giuste pratiche, plugin e strumenti, anche la gestione delle sitemap diventa un processo semplice ma altamente strategico.
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FAQ
Una sitemap serve a facilitare l’indicizzazione delle pagine di un sito da parte dei motori di ricerca. È particolarmente utile per siti grandi, dinamici o complessi, perché aiuta i crawler come Googlebot a scoprire contenuti nuovi o aggiornati. Una sitemap ben strutturata migliora la copertura SEO e ottimizza il crawl budget, favorendo una maggiore visibilità online.
La sitemap XML è pensata per i motori di ricerca e contiene informazioni tecniche come priorità, frequenza di aggiornamento e data dell’ultima modifica delle pagine. La sitemap HTML, invece, è destinata agli utenti e facilita la navigazione del sito. Entrambe possono coesistere, ma hanno funzioni e destinatari differenti: una migliora l’indicizzazione, l’altra l’esperienza utente.
Su WordPress, la creazione della sitemap XML è automatica con plugin come Yoast SEO o Rank Math. Basta installare il plugin e attivare la funzione sitemap, che genererà un file dinamico aggiornato in tempo reale. È possibile personalizzarla escludendo pagine, categorie o tag non rilevanti, migliorando così l’efficienza dell’indicizzazione da parte dei motori di ricerca.
Per inviare una sitemap a Google, accedi a Google Search Console, seleziona la proprietà del tuo sito e clicca su “Sitemap” nel menu laterale. Inserisci il percorso del file, ad esempio /sitemap.xml
, e clicca su “Invia”. In questo modo Google potrà scansionare le URL e fornire un report sullo stato di indicizzazione e su eventuali errori presenti.
Tra i tool gratuiti per generare sitemap xml ci sono XML-sitemaps.com, SEO SiteCheckup e Small SEO Tools. Sono facili da usare: basta inserire l’URL del sito, avviare la scansione e scaricare il file XML. Tuttavia, sono più adatti a siti piccoli o medi: per progetti più complessi si consiglia l’uso di software professionali come Screaming Frog o plugin dedicati per CMS.