Se bazzichi il mondo della pubblicità online o semplicemente fai spesso ricerche su Google, avrai notato che le cose cambiano… e pure in fretta! Ultimamente, Google ha introdotto una novità che farà discutere e che avrà un impatto notevole sulla SEA (Search Engine Advertising): ora, gli utenti potranno decidere di nascondere gli annunci sponsorizzati che hanno già visualizzato.
Ma cosa significa questo per chi fa pubblicità e per chi cerca? Andiamo a scoprirlo senza troppi paroloni tecnici.
Cosa cambia con il nuovo pulsante “Nascondi annuncio”?
Fino a ieri, se vedevi un annuncio di un paio di scarpe da ginnastica che avevi già comprato (o che avevi visto 10 volte!), l’unica cosa che potevi fare era ignorarlo. Oggi, Google ha iniziato a introdurre una funzionalità che permette agli utenti, una volta esposti ad un annuncio, di cliccare su una nuova opzione – che potremmo chiamare un “Nascondi Risultato Sponsorizzato” – per non vederlo più.
In pratica, se un annuncio ti viene mostrato, hai la possibilità di dire a Google: “Ok, l’ho visto, ora basta!”
Il Controllo è in mano all’utente
Questa mossa di Google non è solo una piccola modifica, ma un segnale molto forte: la piattaforma vuole dare più controllo all’utente sulla sua esperienza di ricerca. È un tentativo di rendere la pubblicità meno invasiva e più “tollerabile”.
Per noi addetti ai lavori del Search Engine Marketing, questo è un campanello d’allarme che ci spinge a rivedere alcune strategie, soprattutto quelle legate al remarketing, ovvero mostrare gli annunci a chi ha già interagito con il nostro sito. Se l’utente può nascondere un annuncio visto troppe volte, significa che dobbiamo essere più intelligenti e meno insistenti!
Nuove sfide per la pubblicità online (SEA)
Questa nuova tendenza ci costringe a ripensare il modo in cui facciamo pubblicità a pagamento, la nostra amata SEA.
La frequenza non è più amica
Quante volte hai sentito parlare dell’importanza della “frequenza”? Ovvero, quante volte l’utente deve vedere il tuo annuncio prima di agire. Fino ad ora, l’idea era che un certo numero di impressioni fosse necessario.
Adesso, una frequenza troppo alta rischia di infastidire l’utente, che premerà il pulsante “Nascondi”. La sfida è trovare la “frequenza ottimale”, il punto di equilibrio tra far vedere l’annuncio e non esagerare.
L’importanza della creatività e rilevanza
Se un utente nasconde l’annuncio, è probabile che l’annuncio non fosse rilevante per lui o fosse noioso. Questo ci impone di concentrarci ancora di più sulla qualità e creatività del messaggio.
L’annuncio deve essere immediatamente utile e interessante. Non basta “esserci”, bisogna “essere giusti” al momento giusto. Dobbiamo sfruttare al massimo le potenzialità della creatività (immagini, video, titoli accattivanti) per intercettare l’interesse prima che subentri la stanchezza.
Come adattare la tua strategia SEA
Questa novità non è una condanna, ma una spinta a migliorare. Ecco come i professionisti della SEA si stanno (o si dovrebbero) muovere:
1. Più precisione nel targeting
Non limitarti a mostrare gli annunci a un pubblico vasto. Sii super specifico. Ad esempio, invece di fare remarketing a tutti quelli che hanno visitato il tuo sito, potresti mirare solo a quelli che hanno messo un prodotto nel carrello ma non hanno completato l’acquisto. Questo rende l’annuncio molto più rilevante.
2. Rotazione creativa costante
Non lasciare lo stesso annuncio a girare per settimane. Prepara diverse varianti (testi e immagini/video diversi) e cambiale spesso. Questo riduce l’effetto “stanchezza da annuncio” e ti permette di testare cosa funziona meglio prima che l’utente si annoi.
3. Sfrutta l’automazione intelligente
Google Ads offre strumenti di Smart Bidding e automazioni basate sull’Intelligenza Artificiale (AI). Queste tecnologie sono sempre più brave a capire quando e a chi mostrare un annuncio per massimizzare la probabilità di un clic (o di una conversione), riducendo il rischio di sprecare impression su utenti non interessati o stanchi.
Se vuoi approfondire come l’AI sta rivoluzionando la pubblicità online, ti suggeriamo di dare un’occhiata a questo articolo che spiega l’evoluzione della pubblicità online su Wikipedia o un’analisi sulle nuove funzionalità di Demand Gen di Google Ads.
Il futuro è una pubblicità di qualità
In conclusione, la possibilità di nascondere gli annunci è una spinta verso una pubblicità online più etica e performante. Non si tratta più solo di essere visti, ma di essere rilevanti.Per le agenzie come la nostra, è l’occasione per dimostrare che sappiamo fare SEA in modo smart, portando risultati senza infastidire l’utente. Se senti che la tua campagna pubblicitaria potrebbe beneficiare di una “revisione anti-stanchezza”, siamo qui per trovare la strategia perfetta!